venerdì 23 maggio 2008

Finalmente il nucleare!

Finalmente possiamo sperare di diminuire la nostra dipendenza dall'estero per l'energia!
Verrà riattivato il programma nucleare italiano.
Questo significherà meno inquinamento dovuto all'utilizzo di combustibile fossile nelle centrali, meno costi di importazione ed una fonte di energia pulita seriamente efficace a livello civile e industriale.
Evviva!!!

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Siamo un paese in cui dei comuni che se ne sono strafregati della raccolta differenziata ora stanno alzando barricate per non doversi accollare sul loro territorio delle discariche che contengano la LORO monnezza difficilmente riciclabile. Preferiscono che vengano spesi milioni di euro dallo Stato per spedire le schifezze in Germania piuttosto che aprire discariche o termovalorizzatori per la sporcizia che producono e hanno prodotto.

Cosa faremo quando si dovrà decidere dove stoccare le scorie radioattive, che teoricamente smettono di essere pericolose dopo un centinaio di migliaia d'anni, prodotte dalla pulitissima energia delle centrali nucleari?

Nel caso non si debba stoccarle in Italia, quanto verrà a costare mandarle nei pochi altri luoghi europei dediti allo stoccaggio (tutti temporanei, dato che nessuno sa davvero cosa comporti lo stoccaggio di queste storie nelle lunghe tempistiche necessarie al loro decadimento...)?
Ed è un'opzione da tenere in poco conto, dato che l'Italia si è "salvata" dal dover stabilire un deposito geologico per le scorie solo perchè l'Europa ha stabilito che questo non è un obbligo per i paesi privi di una programmazione nucleare per la produzione di energia...

Non mi fa paura il nucleare in sè, mi fa paura che nessuno parli mai di ciò che il nucleare produce...

7 commenti:

Jean ha detto...

Per chi non lo sapesse, l'Italia ha già scorie nucleari sul territorio nazionale, tenute in delle sorte di container ALL'APERTO. La pericolosità di tutto ciò penso sia evidente anche ai profani del settore. Ecco, ora immaginiamo di passare al nucleare. Le nuove scorie andrebbero anche queste in allegri container all'aria, ad aumentare il richio di incidente (più container ci sono più è probabile che uno di essi si rompa, statisticamente). E contando che rompere un container è tutt'altro che un impresa titanica...
Queste scorie, se dovessero arrivare al contatto con l'acqua irromperebbero all'interno del terreno stesso, con conseguenze a dir poco disastrose.

Anonimo ha detto...

Gli effetti negativi delle centrali nucleari li abbiamo gia'. Vi sono numerose centrali che confinano con noi, rispettivamente nei "confini" con Francia e Slovenia.

Se esplodono da un momento all'altro siamo fregati, inoltre ci becchiamo comunque le loro scorie radioattive nei depositi limitrofi.

Subendo gia' gli effetti negativi sortiti da queste centrali, mi sembra puerile a questo punto non usufruire degli aspetti positivi dell'energia nucleare. E siccome uno dei flagelli italiani e' la dipendenza energetica (si parla di percentuali che superano il 50% del fabbisogno nazionale), mi pare logico consequenziale operare su tale settore.

Comunque sia, le decisioni ottime o pessime che siano,tendono a suscitare o copioso scrosci di applausi o marcato dissenso, non mi stupisco. Mi stupisco invece del fatto che non viene considerato il quadro completo della situazione

L. ha detto...

Il problema dell'esplosione è minimo, dato che al giorno d'oggi le centrali sono molto sicure. Un conto è subire gli influssi di depositi limitrovi, un contro è dover cominciare la costruzione di centrali e dover quindi creare depositi veri e propri sul nostro territorio.

Mi pare puerile affidarsi ad un'energia che sta venendo pian piano messa in secondo piano dalle altre nazioni, un'energia che si basa su centrali molto costose con un ciclo vitale breve, un'energia che impone costi aggiuntivi di stoccaggio che la fanno diventare a livello economico quasi meno conveneinte dei combustibili fossili.
Il tuo ragionamento sembra seguire il principio "Il cane ha fatto pipì sul muro del salotto...allora io vado a fare pipì in cucina, tanto...".

Ci stanno proponendo come grande, economica, infinita fonte di energia pulita una fonte che sta venndo rimpiazzata, che a parità di costi produce molto meno di altre fonti rinnovabili, che implica costi di sviluppo e mantenimento esorbitanti. Ci siamo svegliati in ritardo, e stiamo pretendendo di fregiarci del titolo di innovatori.
Ma per piacere...

Jean ha detto...

Mi sento in dovere di fare un secondo commento...
L'esplosione nucleare NON è il problema.
Può accadere, ma la percentuale di rischio è bassissima.
I veri problemi sono due: le scorie (e chi ha una soluzione me la dia, anzi, la dia al mondo!) e la facilità di passaggio dalla produzione nucleare "civile" e quella "militare" (leggasi pure: fare l'atomica).
Bisogna investire su energie alternative.
Punto e basta.
Solo così il futuro sarà possibile.

Anonimo ha detto...

Non sostengo che le scorie radiattive
siano un bene, e sono bene consapevole delle basse probabilità di malfunzionamento e di relativa sicurezza delle centrali nucleari di oggigiorno, decisamente all'avanguardia.

Lo sapevo che sarei stato assalito per l'evidente caso di "male scaccia male", è un accusa che vi giustifico pienamente.

So considerare i beni e i mali del nucleare, pero' sono anche disilluso e so guardare bene in faccia alla realtà.

La realtà è questa: L'intalia è enormemente dipendente per quanto riguarda il fabbisogno di energia, ed e' uno dei motivi per il quale e' messa in ginocchio. Per quanto
riguarda la ricerca scientifica, sensa considerare qualche rara eccezione (come ad esempio in alcuni campi della medicina), siamo l'ultima ruota del carro ( cosa triste, basti pensareo quanto abbia giovato a paesi in via di sviluppo come l'india il fiducioso investimento nei campi della tecnologia). E' sempre e comunque un bene la ricerca e lo sviluppo, ma in questo casa finanziare l'energia alternativa e' un costo in piu' che mette in stallo la situazione energetica italiana senza trovare soluzioni al problema. Le attuali fonte alternative, l'energia eolica, e l'energia solare non risultano alternative affidabili all'attuale stato dell'arte, e la scoperta di qualche fonte alternativa si prospetta come un'utopia o un miracolo. Sarei parziale pero' se non citassi gli ipotetici motori ad idrogeno su cui si sa poco o nulla, o della fusione controllata nucleare (ma sempre di nucleare si parla); per quanto riguarda le centrali ad idrogeno o i motori in genere sono pronto a giurare che prima del loro avvento ed inserimento le lobby del le sorelle del petrolio cercheranno in tutti i modi di far fruttare il loro buisness fino all'ultima goccia, prima di accordarsi e rilasciare motori e sistemi alternativi.


In altre parole, sperando nella ricerca alternativa comporta dei rischi elevatissimi per l'inconcludenza (la ricerca andrebbe condotta comunque, ma responsabilmente. E' pernicioso far gravare sulle spalle l'intera Italia sulla ricerca senza provvedere contemporaneamente a soluzioni concrete e puntuali).
Ancora una volta, il nucleare mi pare la soluzione, pur mantenendo il suo stato di compromesso, piu' realistica (oltre ad offrire numerosi posti di lavoro e ad attirare personale specializzato e competente sia dall'estero che dall'italia).

Mi dispiace fare la pipì come ha detto il nostro amico fumettista e infetidire una faccenda che gia' di per se puzza. Capisco anche che ci sono in ballo dei valori eco ambientali e mi duole solo sfiorare l'idea di calpestarli, pero' devo davvero domandarmi quale sia la priorità. Siamo il paese piu' tassato, abbiamo un basso pil. Occorre fare fronte nei campi in cui possiamo far fronte. E' chiaro che qualcuno non e' daccordo, e in primo luogo mi auguro che trovino una soluzione allo smaltimento delle scorie nucleari,
ma un provvedimento va comunque preso, e certe decisioni quando sono incisive sono destinate a suscintare dissenso e scalpore da una parte, e approvazione dall'altra.

per quanto riguarda la conversione e la ricerca nel bellico, teniamo conto che oggigiorno qualsiasi nazione piccola o grande che sia dispone di un piccolo arsenale nucleare, quindi e' come se la terra fosse gia' una crostata al tritolo, e l'italia e quei pochi paesi sprovvisti di testate atomiche siano i forellini nei quali non e' stato ancora farcito il ripieno.

Ovviamente la mia rassegnazione all'evidenza non consegue in nessuno modo all'approvazione dei presumibili vertici guerrafondai, sia molto chiaro. Sostengo che bisogna adattarsi alle richieste (energetiche ed economiche in questo caso) del paese cercando di fare meno passi falsi possibili certo, ma vedere il nucleare come un male in se' e per se' e' riduttivo. Di per se' e' riconducibile ai cosidetti valori medi (cose che non hanno valenza necessariamente negativa o positiva), e' incisivo il loro modo di utilizzo. State certi che un uomo malvagio potrebbe trasformare in un arma qualsiasi cosa, non si tratta solo del nucleare.
Scusate la lunghezza disarmante dell'intervento.

L. ha detto...

"Scuse" accettate. :P

Anche se non la pensiamo alla stessa maniera ho apprezzato i tuoi interventi...mi piacerebbe poter dare un nome a questi interventi però! :)

Anonimo ha detto...

Ha! sapevo che questo era un blog per veri intenditori, sono Andrea! mi dispiace essermi camuffato da anonimo, piu' che altro per timidezza. Ogni tanto spio i tuoi lavori, li trovo belli.