venerdì 7 marzo 2008

Perso nello Spazio!

Perdersi in mare dev'essere una bella fregatura. Non l'ho provato sulla pelle per fortuna, ma l'assenza di punti di riferimento, l'orizzonte piatto e uguale ... panico è l'unica parola che mi viene in mente.
Se poi non conosci le stelle o le costellazioni ti sei giocato anche l'ultima chance per determinare almeno la direzione verso cui puntare.

Nello spazio il panico ipotizzo che cresca all'ennesima potenza.
Sei sospeso nel nulla, con l'ossigeno che cala vertiginosamente.
Non riesci a trovare l'Orsa Maggiore o qualsiasi altra galassia conosciuta.
E sei piuttosto sicuro che la Costellazione del Dodo che hai appena intravisto in realtà non esista...

In mare devi scegliere se andare avanti, indietro, a destra o a sinistra (niente punti cardinali, non voglio la Religione su questo blog). Andando a culo le possibilità di salvarsi non sono poi così ridicolmente basse.
Nello spazio ti sposti però nel tridimensionale, aggiungi la discriminante alto/basso, e la cosa si fa molto più disperata.

A questo punto io mi sento effettivamente un po' perso nello spazio: non ho appigli sicuri (genitori con agganci, spintarelle a basso tasso di equità, conoscenze trasversali, ecc.) ma sto cercando di accumulare la giusta spinta propulsiva per poter raggiungere un approdo. Ma niente e nessuno può assicurami che riuscirò anche solo a sfiorare il mio obiettivo, e la cosa è spiazzante.

Però la voglia c'è! Non resta che fare un nodo al tubo dell'ossigeno rotto e andare avanti acquistando sempre più velocità, rimanendo calmo nel mio Nirvana.

Chissenefrega se c'è qualcuno che mi lancia meteoriti contro per rallentarmi ... io le meteore le mangio a colazione!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

..altro che meteore, servirebbero interi pianeti per fermarti..e forse non basterebbero. E lo dico non così tanto per, ma grazie alle splendide avventure che da buon Narratore (e perchè no, anche Dungeon Master) sei riuscito a raccontare tenendomi letteralmente incollato alla storia, magari anche attraverso un pizzico di oculata scelta musicale che non guasta mai. Per i biglietti che ogni volta mi disegnavi e per gli spunti che trovavi.
Ma lo dico soprattutto perchè ti conosco da tantissimo tempo, per i ragionamenti che abbiamo fatto assieme e so che molto altro ancora deve uscire dalla tua matita.
Si è vero, potevo scriverti, come altri han fatto, sotto altre tue riflessioni più recenti, ma avevo bisogno di soddisfare quel PO' di egocentrismo che è in me e quindi scrivere sotto l'unica riflessione del tuo blog, in cui nessuno aveva ancora messo mano..così sono stato il primo a risponderti! :D
Riflessioni che, ogni tanto, soprattutto in tarda serata, mi prendo il tempo di leggere ed assaporare, come avviene quasi sempre quando, quelle volte in cui non iniziamo a sparare splendide minchiate, parliamo di concreta realtà.
Ti dico, per quanto mi riguarda, mi piace così, come ti sei svegliato oggi...capisci..un po' tanto spettinato ecco. Perchè lo trovo uno splendido modo d'essere..libero.. ed è il tuo tratto grafico caratteritico..ma non montarti troppo la testa..resti sempre un PO' un pirla! :P

Un abbraccio da un futuro_si spera_ progettista, ex truzzolo.

L. ha detto...

Ti odio...mi hai colto alla sprovvista.
Apro aspettandomi una qualche minchiata, e trovo questo messaggio...l'effetto è quello di un pugno nello stomaco.
Piacevolissimo, intendiamoci, ma che lascia senza fiato e senza parole.

Grazie di tutto, perchè spesso senza accorgertene mi dai una mano, un supporto impareggiabile. E dato che a dirtelo non ci credi mai, vorrà dire che per ringraziarti la prima volta che ci becchiamo ti offrirò una birra (anche se sono le otto del mattino e stiamo andando nei rispettivi luoghi di studio).

Spero che non si smetta mai di sparare minchiate tra noi...e ricordati sempre il nostro progetto per il mestolo/saliera "particolare"... :)