venerdì 28 marzo 2008

Tra i binari di una Metropoli in miniatura

Milano, una piccolissima metropoli.
Michele poco tempo fa parlava di come ha incontrato in metropolitana uno dei suoi migliori amici di ritorno dalla Francia. Proprio lui, in mezzo ai riflussi controllati di persone all'interno della stazione di Cadorna. Uno tra mille.

Ieri stavo scendendo con le mie gambotte giù per le scale della "rossa", proprio a Cadorna. Il treno della metropolitana era appena arrivato.
Dopo aver compiuto un breve scatto per evitare il muro di persone che entro pochi attimi si sarebbe formato sulla scalinata mi ritrovo davanti alle porte aperte del vagone più vicino.
In una frazione di secondo (tutti quelli che utilizzano la metropolitana sviluppano grandi doti di reazione e pensiero tattico. Non riesci a salire in metro durante l'ora di punta se non hai nel cuore un piccolo Navy SEAL ) analizzo la situazione che mi si para davanti: il vagone più vicino non è pienissimo, ma c'è un ragazzotto che blocca l'entrata; il vagone un po' più lontano non ha nessuno ad ostruirne l'ingresso ma ha un cordone difensivo formato da pendolari lenti che si stanno avviando verso la superficie.
Non essendo sicuro di farcela ad arrivare al secondo vagone, decido di sfruttare la pura massa e opto per un'azione di sfondamento.
Inquadro la schiena del ragazzo e imprimo la giusta spinta al mio corpo. All'inerzia il resto del compito. Non avrebbe potuto resistere l'ignara vittima al mio assalto diretto, sarei entrato in quel vagone a tutti i costi!
Pochi centimetri ci dividono, sto per spingere con la giusta dose di rudezza la sua schiena...quando si gira e, sorpreso quanto me, mi sorride e mi saluta: è il mio migliore amico!
Che, per di più, è in metropolitana con la mia migliore amica.
Metto in azione i sistemi di frenata e ordino la cessazione dell'assalto. La coppia di amici mi fa amichevolmente spazio, senza bisogno di belligeranza belluina.
E si giunge alla conclusione che, per forza di cose, si debba andare tutti a casa del sopracitato migliore amico per mangiare assieme e sparare le nostre solite, splendide, immancabili cazzate.
Due su mille.
Da ieri amo Milano ancora di più.

Come al solito le tavole non c'entrano nulla con quello che ho scritto! Una è stata fatta solo per riprendere un po' la mano con la china (obiettivo in buona parte mancato), l'altra è stata fatta ieri sera. Solo matite, devo ancora ripulirla e inchiostrarla/impiastrarla.

Ah, anche la guerra contro i Clow procede bene.
Qualcuno ha deciso di appoggiare i Clown con mia somma delusione, ma la mia parte della barricata ha ricevuto più rinforzi in ogni caso. Vedremo come procederà il tutto.




Pelosissimi saluti!

1 commento:

Anonimo ha detto...

Don't you just love these coincidences?
Grazie della citazione!
m.